Che cos'è la teoria della letteratura.
Fondamenti e problemi
La teoria della letteratura è un’invenzione del XX secolo. È uno spazio di ricerca in cui la visione si intreccia permanentemente con le tecniche: ecco ciò che distingue la teoria della letteratura dalla critica letteraria e dall’estetica.
Questa ibridazione tra i concetti e le tecniche di analisi ha cambiato radicalmente il nostro modo di leggere e di interpretare i testi letterari: ma per quanti? La difficoltà di accedere a problematiche complesse, e di dominare una cassetta degli attrezzi sempre più ricca, è diventata sovente il pretesto per tornare alle vecchie abitudini mentali (con qualche travestimento ideologico); e rappresenta comunque un ostacolo per chi desidera realmente visitare i cantieri della teoria.
Anziché offrire sintesi vaghe e sostanzialmente inutili, questo libro rappresenta una vera introduzione. Descrive le teorie come “prospettive”, mostrando come nascono i problemi e quali sono le domande e i concetti essenziali; insegna a guardare la letteratura attraverso gli sguardi dei classici (da Šklovskij a Barthes, da Bachtin a Lacan, ecc); e accompagna l’esposizione concettuale con esempi, in cui si può già vedere “come funziona” la teoria. Con un linguaggio rigoroso ma accessibile, dà al lettore la possibilità di acquisire strumenti di grande forza analitica e una nuova capacità di interpretazione.
Indice
Introduzione
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Capitolo 1 - Ferdinand de Saussure
- Tre fonti della teoria: Saussure, Freud, Heidegger - Il "Corso di linguistica generale"
- Che cos'è un segno? L'arbitrarietà-convenzione
- L'arbitrarietà sistemica - "La lingua è il regno delle articolazioni" - Lo schema dei due flussi
- L'identità di un segno è il suo valore - Le metafore di Saussure
- Nella lingua non vi sono se non differenze
- L'identità del segno e la "realtà" del sistema - La lingua è un sistema virtuale - La distinzione tra langue e parole
- Contro la lingua-contratto e la lingua-strumento
- Una nuova scienza, la semiologia - Perché il segno non è "teologico" (l'equivoco di Derrida)
- Concezioni in declino dopo Saussure: il triangolo semiotico e le due metà del segno ("l'unione di un suono e di un concetto")
- Breve sintesi - Distinzioni e biforcazioni in Saussure
- Sincronia e diacronia
- Paradigma e sintagma: una distinzione banale? Evitare i cattivi esempi
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Capitolo 2 - Nasce la teoria della letteratura. Le domande dei Formalisti russi
- Un problema spinoso: il rapporto tra formalismo e strutturalismo - Che cos’è il Formalismo russo - Il rifiuto di “forma / contenuto”
- La "specificità" della letteratura: la letterarietà. - Il problema delle definizioni - Perché la "letterarietà" non è una proprietà
- La domanda "che cos'è?" è indispensabile? - Risposte in forma di metafora - La mossa del cavallo - L'olio di Jakobson
- L'autonomia della letteratura - Com'è fatta un'opera letteraria? Come funziona? - Il primato metodologico della seconda domanda
- Linguaggio letterario, linguaggio quotidiano
- Quali sono state le obiezioni al "metodo formale" - Sklovskij: il testo letterario e il suo sfondo - Un esempio: "I promessi sposi" sono un romanzo? - La metafora della "macchina"
- Šklovskij e la tradizione aristotelica - Arte come procedimento - Agnizione e identità (un esempio: Edipo nel mito e nel folklore, e in Sofocle) - Dai procedimenti alle leggi
- Esistono leggi della letteratura? Il dibattito nel Formalismo russo - Strade tortuose: il principio del rallentamento - Un piano complicato in "Huckleberry Finn"
- Leggi che si contraddicono - La costruzione a gradini (principio di apertura) - Necessità senza universalità - Una digressione: Freud e le leggi del linguaggio onirico - Ancora la specificità del tempo letterario - Inverosimiglianze nell'"Othello" di Shakespeare
- Šklovskij: l'"anima" dei procedimenti - Sminuzzamento e individuazione - Arte come straniamento
- Propp - La metafora dell'organismo - La "Morfologia della fiaba" - Le funzioni e lo schema compositivo unitario
- Problemi di metodo - Astrazione socratica e astrazione saussuriana
- Tynjanov e Jakobson verso lo strutturalismo - Il sistema: identità relazionale e identità funzionale - "La storia del sistema è a sua volta un sistema": riconciliazione di sincronia e diacronia - Tynjanov: due tipi di funzione - Il conflitto nel sistema
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Capitolo 3 - Gli strutturalisti. C'è una logica nella letteratura
- La "forma" dei formalisti era già una struttura? Risposte divergenti - Il dibattito strutturalista. Due oscillazioni: ontologico e metodologico; grammaticale e trasformazionale - Una definizione minima di struttura: i suoi difetti - Il circolo linguistico di Praga e le tesi del '29: lo strutturalismo diacronico
- Il concetto di "funzione" nello strutturalismo praghese - La sua ambiguità: significato logico e significato strumentale - Il principio di immanenza e l'autonomia della lingua letteraria - Mukarovsky: lo strutturalismo tra analisi immanente e impulsi esterni
- Mukarovsky. Una definizione dell'opera letteraria: l'artefatto e l'oggetto estetico - L'opera non è una grandezza costante - Un esempio di analisi: la recitazione di Charlot - Struttura come interferenza e conflitto
- Jakobson - Il modello della comunicazione e la funzione poetica - Il principio di equivalenza: proiezione del paradigmatico sul sintagmatico - Parallelismi e ironia nel "Giulio Cesare" di Shakespeare
- Barthes. Come lavora uno strutturalista - La visione e la tecnica - La struttura come simulacro - Operazioni di ritaglio e di coordinamento - Un esempio: la "Fedra" di Racine - "Dire o non dire? Questo è il problema"
- Barthes, "Critica e verità" - Una malattia del linguaggio: l'asimbolia - La critica asimbolica dopo lo strutturalismo
- Che cos'è la logica del significante: un'introduzione - La letteratura è linguaggio, e la sua logica è quella del significante - Una nozione di logica - Lévi-Strauss: il mito è un gruppo di trasformazioni - Illustrazione di una tecnica: smontaggio del mito di Edipo - L'errore del codice - Niente metodo senza interpretazione
- Lévi-Strauss contro Propp - La fallacia dell'elemento comune - Astrazione sistemica e opposizioni pertinenti - Il personaggio come fascio di tratti differenziali
- Hjelmslev: il modello quadripartito del segno - Le forme del contenuto - La semantica strutturale (o componenziale) - Il salto di complessità - Un segno è una forma e non una sostanza - Denotazione e connotazione
- Lo strutturalismo "grammaticale" e la ricerca di una matrice profonda - La logica dissolve il tempo? - Greimas: "il senso non è afferrabile se non articolato" - Aristotele e la tipologia delle relazioni oppositive - Il quadrato degli opposti - La riduzione della polisemia aristotelica: che cosa c'è di inquietante nei correlativi ? - La logica congiuntiva nella letteratura e in filosofia
- La polisemia di versus - Il cosiddetto "binarismo strutturalista" - Greimas e il quadrato semiotico - La rimozione dei correlativi - Critica del quadrato semiotico - "Reciprocità" può essere una nozione vaga - I correlativi come relazione strategica
- Il nesso tra il "significante" e la "logica": un'elaborazione sofisticata e minoritaria - Lacan: da Freud a Saussure, e ritorno - Lacan: il seminario sulla "Lettera rubata" - Differenze tra detective - Stili di pensiero nel racconto di Poe - Il cieco, il narcisista, lo stratega - Oggetti divisi (la lettera di Poe) e oggetti indivisi (gli anelli di Tolkien) - Il determinismo del significante
- Un bilancio dello strutturalismo - Non le strutture, ma la logica delle strutture - Il metodo è indifferente all'oggetto? - L'egualitarismo, malattia infantile - La ricerca delle differenze: logiche eterogenee e critica della semantica veicolare - Che cos'è la letteratura: forma di comunicazione o luogo del significante? - Rigidità e flessibilità nelle diverse versioni dello strutturalismo - Un termine equivoco: post-strutturalismo
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Capitolo 4 - Da Freud a Lacan
- L'inconscio e il soggetto diviso - I punti di vista metapsicologici: topico, dinamico, economico - Un lapsus di Swann - Causalità semantica
- L'inconscio hollywoodiano - I film di Hitchcock, da "Io ti salverò" a "Marnie" - Traumi e fantasie: l'autonomia dello psichico
- Ferite narcisistiche - Il quarto punto di vista: logico-linguistico - L'inconscio come modo di pensare
- Com'è fatto un sogno? come funziona? - Le associazioni libere sono davvero libere? Ancora il problema del determinismo - Pensieri manifesti e latenti - Il lavoro onirico
- Il linguaggio del sogno, dal verbale all' iconico: problemi di traduzione - Come rappresentare le relazioni logiche - Il confusivo superiore e inferiore - La logica del paiuolo, dal sogno di Irma ai Blues Brothers
- Condensazione e spostamento: la censura onirica - Il simbolismo
- Le applicazioni del metodo psicoanalitico: i primi errori - Il complesso di Edipo - Sofocle: l'"Edipo re"
- Oltre Freud - Gli enigmi dell'"Edipo re" - Hillman contro il letteralismo
- L'interpretazione non è una decodifica - Un esempio: la "Melencolia I" di Dürer - Freud e il Mosé di Michelangelo? - L'interpretazione non scavalca mai la superficie
- I dettagli e i processi testuali - La rimozione e il ritorno del rimosso
- L'arte come ritorno al (o del) rimosso - La differenza tra la letteratura e le formazione psichiche di compromesso - Il sintomo conosce solo due logiche
- Simmetria e asimmetria nelle metafore - Tre regimi: confusivo, separativo, distintivo
- Breve sintesi - L'interpretazione psicoanalitica non è un metalinguaggio - Simmetrico e asimmetrico: un'opposizione povera - Dal soggetto diviso alla semantica divisa
- Lacan: l'inconscio è strutturato come un linguaggio - La teoria dei registri: Immaginario, Simbolico, Reale - Lo schema L - La logica speculare in "William Wilson"
- La realtà non è il Reale - La svolta del Seminario VII - Das Ding - Al di là del significante
- La verità non è subordinata alla realtà - Una guerra senza fine, all'interno del Simbolico
- Freud: due concezioni dell'identità - La realtà, severa educatrice - L'identità come identificazione - Personaggi confusivi - Tonio Kröger
- L'identificazione come metafora - Teorie della metafora: Black e Jakobson - Psicoanalisi, linguistica, retorica: un'alleanza da rinnovare
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Capitolo 5 - Il principio di non-coincidenza in Michail Bachtin
- Le insulsaggini del dialogismo (e della dialettica dopo Marx) - Coincidenza e non-coincidenza
- La prospettiva Dostoevskij - L'autocoscienza come ribellione - Il "talento crudele" di Dostoevskij
- Il romanzo polifonico - L'attività e le funzioni dell'autore - La polifonia non è multifonia
- La translinguistica - Il ripetibile e l'unico - L'intertestualità
- L'opera d'arte e il tempo grande - Tipologia dei testi e delle relazioni dialogiche
- L'ideologia - Il dibattito sul postmoderno - Stilizzazione (pastiche) e parodia - Differenza tra stile e stilemi
- La translinguistica e il linguaggio diviso - Il carnevalesco come lingua e logica della letteratura - Dall'asse paradigmatico alla 'pioggia degli stili'
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Capitolo 6 - A partire da Heidegger. Il problema dell'interpretazione e la verità dell'opera d'arte
- Un pensatore oscuro per un verbo oscuro - Logica della co-appartenenza (Zusammengehörigkeit) - La 'e' di "Essere e tempo"- Riscoprire la polisemia del linguaggio
- Distinzione tra l'Esserci e la 'semplice presenza' - L'esistenza come possibilità - La prospettiva modale di Heidegger
- L'analitica esistenziale - L'essere-nel mondo e il problema della conoscenza - Il rapporto soggetto/oggetto e la verità come "adaequatio"
- Realismo e idealismo - L'ermeneutica - Differenza tra un oggetto e un testo - Il circolo comprendere/interpretare
- Da Heidegger a Nietzsche e ritorno - "Non esistono fatti ma solo interpretazioni" - Il conflitto tra attivo e reattivo - Energetismo e grande stile
- Heidegger: la verità come "aletheia" - L'esserci come apertura e prospettiva stilistica: i violini 'reali' e i violini di Picasso
- Il linguaggio non è uno strumento - Il principio di non-coincidenza e la scissione tra modi di pensare - Il conflitto nel circolo ermeneutico
- L'opera d'arte - Ancora la "e" di Essere e tempo - Arte e verità - Il conflitto tra Mondo e Terra (articolazione e densità)
- Il problema dell'interpretazione: criteri nietzscheano-heideggeriani per il XXI secolo - Il criterio logico (modale) - Il prospettivismo - La scissione semantico-fattuale - Il conflitto tra articolazione e densità
- Dal testo al lettore - La semiotica delle isotopie - Derrida e la teoria della scrittura - Decostruzionismo o iperstrutturalismo? - Come tagliare il ramo su cui non si è seduti (l'eliminazione dell'asse sintagmatico) - Decostruendo Derrida - Due tipi di connessionismo: scissionale e indiviso
- Preparativi di lettura per Benjamin – La Premessa gnoseologica al “Dramma barocco tedesco” – “La verità può rendere giustizia al bello?” – Il platonismo di Benjamin e la miscela modale dell’opera d’arte – Allegoria come volontà e rappresentazione
Bibliografia
Indice generale